L’esperienza di un Sommelier

Il vino è un prodotto affascinante, non solo per il suo sapore ma anche per il suo complesso bouquet aromatico.
Questo profilo olfattivo si sviluppa attraverso tre categorie principali: sentori primari, secondari e terziari, ognuna delle quali contribuisce a definire l’identità di un vino.








I Saggi Consigli di un Amico Francesco Baldacchino
Quando ho iniziato questo percorso in un mondo così affascinante, mi ricordo le prime lezioni dove i docenti parlavano di odori che per me erano impossibili da sentire in un calice di vino, tranne per quelli che arrivavano subito al naso, come il fruttato o il floreale dei vitigni aromatici.
Il relatore parlava non solo di frutti rossi , ma ci descriveva, con una precisione infinita, esattamente quanti e quali frutti sentiva al naso.
Confesso di essermi un po’ scoraggiato al tempo, ma in quella occasione, un amico di grande esperienza come Francesco Baldacchino, Presidente AIS Sicilia e relatore di diverse materie ai corsi per diventare sommelier, mi disse di non avere fretta, che era normale all’inizio non percepire la complessità degli odori e sapori dei vini in degustazione, ma che col tempo le cose sarebbero cambiate.
Mi ricordo che allora lui utilizzò un termine che oggi ha preso sempre piu’ piede in tutti gli appuntamenti che riguardano la degustazione di vini : Esperienza del Degustatore.

I tre Sentori del Vino
Ma andiamo per gradi, cercando di capire quali sono e quando si formano gli odori e i sapori del vino : Sentori Primari, Secondari e Terziari.
Sentori Primari
I sentori primari sono quelli che derivano direttamente dalle uve utilizzate nella vinificazione.
Questi aromi sono associati alle varietà di uva e possono spaziare da fruttati, floreali, a vegetali.
Ad esempio, un Sauvignon Blanc può rivelare note di agrumi e ribes, mentre un Cabernet Sauvignon potrebbe offrire sentori di frutti rossi come ciliegie e ribes nero.
I sentori primari rappresentano il carattere distintivo del tipo di uva e sono una delle prime impressioni che un sommelier o un appassionato di vino percepisce.
Sentori Secondari
I sentori secondari si sviluppano durante il processo di vinificazione.
Essi derivano dalla fermentazione e dalle tecniche utilizzate, come la macerazione e l’affinamento.
Tra i profumi secondari si possono trovare note di lievito, fermentazione, o aromi derivati dall’uso di barrique, come vaniglia e spezie .
Questi sentori arricchiscono e completano il profilo aromatico del vino, introducendone complessità e profondità.
Sentori Terziari
Infine, i sentori terziari emergono durante il processo di invecchiamento del vino, sia in bottiglia che in legno.
Questi aromi possono includere note più mature e complesse, come cuoio, tabacco, terra, e frutta secca.
I vini invecchiati, come un Barolo o un Bordeaux, tendono a sviluppare queste caratteristiche nel corso degli anni, trasformando radicalmente il loro profilo aromatico. L’invecchiamento poi, permette ai sapori di amalgamarsi e svilupparsi ulteriormente ,arricchendo ulteriormente l’esperienza sensoriale del degustatore.

Conclusione
Comprendere i profumi del vino e le loro diverse categorie è fondamentale per apprezzare interamente il contenuto del calice di vino.
Essa non solo arricchisce l’esperienza sensoriale, ma offre spunti per abbinamenti gastronomici e consente di esplorare la storia e il territorio da cui proviene quel vino.
La prossima volta che assaporerete un bicchiere, fermatevi ad assaporarne il suo bouquet: ogni sorso vi racconterà una storia.
Angelo Infurna