Benvenuti ad Agrigento, dove i templi dorici si ergono maestosi e i piatti tipici vi faranno girare la testa più di un giro sulle giostre del luna park!
Sì, perché qui non solo il passato parla attraverso le rovine, ma anche il presente si esprime in un linguaggio di sapori e profumi che conquisterebbero perfino un antropologo in fase di studio.
Agrigento ha dato i natali a grandi poeti , scrittori e filosofi come Sciascia, Pirandello , Camilleri, Empedocle, Tomasi da Lampedusa…..
Se pensate a un viaggio che unisca cultura, vino e gastronomia, Agrigento è la meta che fa per voi. Situata nel cuore della Sicilia, questa città è famosa per i suoi templi antichi e il suo mare spettacolare, ma non lasciatevi ingannare: Agrigento ha anche un lato culinario che vi farà leccare i baffi… anche se non li avete!
E se vi sentite smarriti, basterà chiedere informazioni a un agrigentino e avrete diritto a una lezione di storia, cultura e, perché no, anche qualche ricetta segreta!
Cominciamo con il giro alla Valle dei Templi: qui potrete ammirare santuari antichi e colonne maestose, e mentre siete lì, non dimenticate di pensare a quante ore di palestra vi serviranno dopo aver gustato un buon piatto di pasta con le sarde.
Inoltre, vi assicuro che i templi vi parleranno di storia e mitologia, ma se ascoltate attentamente, potreste anche sentirli lamentarsi della mancanza di un buon bicchiere di Nero d’Avola!
E parlando di vino, chi può resistere a una degustazione dei vini locali?
In questa terra generosa, ogni sorso racconta una storia.






Vini d’Autore:
Il Nero d’Avola e la Nostra Bandiera
Iniziamo con il vino, perché si sa, nulla fa girare le ruote della cultura come un buon calice!
Il protagonista indiscusso è senza dubbio il Nero d’Avola, che fa una figura migliore di un divo di Hollywood al festival di Cannes.
Questo vino rosso, dal carattere deciso e dai sentori di frutta matura, è come un amico che ti abbraccia dopo una lunga giornata.
E per chi cerca qualcosa di frizzante?
Non possiamo dimenticare il nostro Catarratto, che con le sue note fresche e agrumate è l’ideale per un aperitivo con gli amici o per brindare all’ultimo scavo archeologico!

La Gastronomia: Un Viaggio nei Sapori della Tradizione
Se il vino è l’amico che ti abbraccia, la cucina agrigentina è la nonna che ti coccola con un piatto di pasta alla norma, aggiungendo un po’ di ricotta salata come una ciliegina su una torta!
E se siete amanti del pesce, il tonno fresco con la sua carne rosata e succosa vi farà venire l’acquolina in bocca più di un influencer con un nuovo ristorante gourmet da mostrare su Instagram. Oltre ai piatti tradizionali, non dimenticate di provare i dolci tipici locali come le “cuddure”, un impasto dolce che accompagna le festività e che può farvi pensare che la Pasqua arrivi ogni giorno dell’anno.
E se vi dicessero “mangia un po’ di frutta secca”, non sorprendetevi: in Sicilia, la frutta secca è un simbolo di ospitalità.
Iniziate con un antipasto di arancini: chi avrà la forza di mangiarne solo uno?
Poi, non perdetevi i famosi cannoli, che giustamente vengono definiti “i veri felini affamati della pasticceria”.
Un morso, e capirete perché potrebbero farvi dimenticare il sold out del vostro di corso di yoga!
E non dimenticate di assaporare un buon piatto di couscous, tipico della cucina siciliana, che potrebbe essere sul vostro tavolo mentre discutete con gli amici su quale fosse il Dio preferito degli antichi greci.
Spoiler: non era certo quello della dieta!
Agrigento e i suoi Tesori , come raggiungerla?:
Innanzitutto, l’aeroporto più vicino è quello di Trapani, ma anche Catania o Palermo non sono poi così lontani.
Una volta arrivati, passeggiate fra i vicoli della via Atenea, lasciatevi guidare dal profumo del pane appena sfornato e dalle voci dei venditori del mercato.
Conclusione:
Un Invito a scoprire quindi, se state pensando di visitare Agrigento, non dimenticate la macchina fotografica, il palato affilato e una buona dose di curiosità.
Tra un tuffo nella storia e una degustazione di vini, vi renderete conto che Agrigento è molto più di una semplice “Capitale della Cultura”: è un palcoscenico di sapori e tradizioni che aspettano solo voi.
E con un buon Nero d’Avola in mano, vi sentirete più colti anche se vi dimenticherete il nome del secondo re di Sicilia , ma chi può biasimarvi?
A tavola si parla di cose serie, non di storia!
Agrigento è un luogo in cui la cultura incontra il vino e la gastronomia in un abbraccio tanto caloroso quanto una nonna siciliana che vi offre un piatto di pasta.
Quindi, preparatevi a scoprire il meglio di questa affascinante città, con un sorriso sul volto e un paio di pantaloni elasticizzati, perché vi assicuro che il vostro viaggio sarà ricco di sapori e di qualche chilo in più!
Salute!
Angelo Infurna